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Colore Muba: tuffarsi nella luce. Di bambini, artisti e progetti al femminile

Colore, mostra-gioco al Muba – Museo dei Bambini di Milano: provo a raccontarvi quello che ho scoperto ascoltando le donne coinvolte nel progetto.

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Aperta fino al 6 gennaio 2019 a Milano la mostra-gioco Colore. Giocare con la luce alla scoperta del colore, esperienza dedicata ai bambini dai 2 ai 6 anni che guida a scoprire la luce, un elemento immaterico ma tanto strettamente legato alla materia e alla vita di ogni giorno.

Un progetto, tanti sguardi

Sono diversi gli attori del progetto Muba e, nello specifico, della mostra-gioco Colore.

La squadra al femminile che ha dato vita ad una realtà articolata, capace di dialogare con il mondo della didattica, della creatività, della scienza, della cultura, questa volta si è messa in gioco con protagonisti di contesti diversi per aiutare i visitatori a ritrovare uno sguardo aperto, curioso, desideroso di approfondire.

Gli artisti che hanno aderito a #ColoreMuba – questo è l’hashtag ufficiale – mettono il loro bagaglio creativo e progettuale al servizio dei bambini, per stimolare e far crescere un modo sempre fresco di osservare la realtà che ci circonda.

Ciò che mi porto a casa dalla visita – come mamma rimasta, non troppo in fondo, bambina – è la voglia di una prospettiva positiva, intraprendente, da coltivare e far diventare allo stesso tempo naturale: cercare connessioni nuove nella vita quotidiana significa trovare ogni giorno lo straordinario nell’ordinario.

Muba: un progetto al femminile

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Scoprire che il progetto del Museo dei Bambini di Milano ha le sue radici in un team quasi tutto al femminile mi ha permesso di approfondire un’esperienza che mi aveva già colpito per la qualità della visione e della prospettiva: tornare al Muba è stato ancora più sorprendente.

Muba sviluppa e diffonde l’educazione non formale, al fine di promuovere una cultura innovativa per l’infanzia con al centro l’esperienza diretta dei bambini, secondo il metodo pedagogico dei Children’s Museums.

Donne e professioniste sono al centro del progetto Muba: da Elena Dondina presidente a Barbara Merati direttore creativo.

La nostra volontà di affrontare un tema complesso e di scomporlo fino a renderlo il più leggero possibile è ben visibile all’interno del percorso della mostra-gioco. I bambini, infatti, sono chiamati a compiere gesti semplici e istintivi che appartengono al loro quotidiano,

spiega Barbara Merati.

Francesca Valan, colour designer e co-curatrice di Colore, ha accompagnato i visitatori durante la giornata di inaugurazione avvenuta lo scorso 9 maggio, con la pazienza e l’entusiasmo di chi insegna a vedere con occhio nuovo tanti aspetti abituali della realtà in cui siamo immersi.

Artisti per dialogare con la luce

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Quattro installazioni sono al centro della mostra-gioco Colore: si possono osservare, toccare, attraversare.

Luce comanda color affronta le sinestesie e la percezione dei colori ed è arricchita dagli scatti del fotografo e scrittore Massimiliano Tappari.

Esci dall’ombra ha come tema l’RGB e la (s)composizione della luce e vede il supporto del creativo Mao Fusina.

Che occhio! è dedicata alla visione in natura e presenta delle illustrazioni realizzate da Nina Cuneo.

Dove ti nascondi? racconta e svela la mimesi degli animali, grazie alle illustrazioni realizzate dal duo creativo Carnovsky.

L’esperienza dei bambini e il ritorno al quotidiano

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Li lascio alla fine ma sono i più importanti di tutti: parlo dei bambini, i protagonisti assoluti e i destinatari della mostra-gioco Colore. Senza dimenticare quanto la visita possa giovare anche agli adulti.

Come illustra Francesca Valan,

l’obiettivo della mostra è sperimentare la relazione del colore con la luce e rafforzare attraverso il gioco il legame e le regole che tutti viviamo ogni giorno con il colore. Un suo utilizzo corretto porta al miglioramento del nostro spazio visivo e della qualità della nostra vita quotidiana.

In questo articolo non mi è possibile svelare tutto ciò che ho appreso: posso solo tentare di incuriosire, per spingere a guardare il mondo con occhi sempre nuovi. E, tra un gioco e l’altro, si può anche scoprire come vede i colori un unicorno.

La mostra-gioco Colore è una ottima occasione per avviare i bambini a questo lavoro su se stessi, per aiutarli a sviluppare una più ricca relazione con la realtà.

Le proposte di gioco presenti in mostra sono rivolte in particolare ai bambini degli asili nido e delle scuole dell’infanzia.

La capacità di utilizzare propriamente i colori non è un dono di natura, ma è frutto di una corretta educazione. Come la musica, il colore ha delle precise regole armoniche, ed è importante imparare a scoprirle fin dall’età prescolare. Capire il colore consiste nell’imparare a vedere; saper vedere fornisce nuove chiavi di lettura della realtà.

Questa è la visione alla base di Colore: un approccio educativo prezioso da trasporre nella vita di ogni giorno, con emozione e voglia di esplorare.

Hai visitato anche tu la mostra-gioco Colore al Muba? Lascia nei commenti la tua esperienza e le tue impressioni.

Di Federica Segalini

🌱 Allenatrice di voce scritta. Ex copywriter ed ex ghostwriter, ti accompagno a scrivere in concretezza. Valori, identità personale e professionale, sguardo sul mondo sono la tua voce unica: trova la tua voce scritta.

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