Se il mattino ha l’oro in bocca, per me quell’oro è tempo e pane. Una parte di quel tempo diventa linfa nuova per i miei post. Dopo mesi di assenza – in cui la famiglia è magicamente passata da tre a quattro componenti – torno cautamente a tessere il tempo d’oro dei post. O almeno, da blogger atipica, ci riprovo.
Il tempo per fare questo pane è stato catturato con piena coscienza del potere salvifico che hanno le cose inutili e belle. Ma l’essenziale a volte diventa visibile agli occhi: quando il tempo trascorso con mio figlio diventa pane, la vita ha ancora senso e l’anima prende il volo.