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Come si accende un testo

Quando scrivo un testo, a me succede come quando devo accendere il camino.

Come si accende un post - Nuovicontesti

[il fuoco di un camino]

Completa tu la frase del super classico dei Nomadi, oppure leggi questo testo fino alla fine. Ok, ma che c’entra? C’entra, c’entra. Ora ti dico perché.

Ogni volta che scrivo un testo, come ad esempio un articolo di blog, a me succede come quando devo accendere il camino.

Il camino c’entra sempre, perché lavoro da casa e nelle giornate d’inverno è il mio compagno di avventure preferito.

Scelti prima il pubblico e gli obiettivi, con l’aiuto della metafora vediamo come si fa ad accendere un testo.

Cercare da accendere

Se non hai già in mente uno spunto guardati intorno, adotta uno sguardo da blogger e cerca un input di partenza da sviluppare, interessante per te e che ritieni interessante per i tuoi lettori. Potrebbe essere un’immagine, un avvenimento della giornata, una sensazione vissuta, una notizia da approfondire. Cerca di allenarti a questo tipo di approccio, perché ti sarà di molto aiuto nell’attività continuativa di blogging.

Intrecciare carta e rametti

Se scrivi ogni giorno o con una certa frequenza forse ti capita più volte, nell’arco della giornata, di individuare gli input adatti a diventare articoli. In questo caso ci sono due alternative: o postare subito, oppure annotare immediatamente l’idea – o più idee per più articoli – in qualunque spazio scrivibile tu abbia a disposizione, per non dimenticarla e poterne disporre al momento opportuno.

Avviare il fuoco

Preparata la base di possibili temi da cui partire, comincia a lavorare con le parole per creare una piccola storia con un inizio, uno svolgimento e una conclusione. Nel corso della stesura alcune scintille potranno generare nuove idee e quindi arricchire il tuo testo che sta nascendo. In questa fase non fermarti e lascia che la fiamma si espanda liberamente.

Far crescere il calore

Una volta pronta la prima stesura, rileggi e aggiungi a poco a poco frasi e parole in grado di ravvivare e completare in modo equilibrato quanto hai già scritto. In questo modo il tuo post potrà arricchirsi senza digressioni fuori tema e sarà avviato più facilmente alla sua forma compiuta.

Creare uno spazio invitante

L’ultima cosa da fare è scrivere il titolo definitivo, che ha la funzione di una vera e propria porta. Potresti avere in mente già da subito un buon titolo, ma ricorda di verificarlo una volta scritto l’articolo. Se il titolo ha il giusto impatto può essere determinante per l’apertura o meno dell’articolo da parte del lettore. Se poi mantiene ciò che promette favorirà il ritorno dei visitatori sul tuo blog.

Dare la giusta aria

Se ne hai la possibilità, fermati un attimo per una breve pausa. Ritorna quindi al tuo articolo e leggi tutto una volta senza interruzioni. Avrai immediatamente la sensazione se tutto scorre oppure no, e potrai comportarti di conseguenza cercando di favorire la presenza di un filo conduttore.

Condividere a caldo

A questo punto puoi programmare o pubblicare il tuo articolo, corredato di una o più immagini, e interagire con il pubblico dei tuoi lettori fedeli o potenziali, condividerlo sui social media o tra gli altri blogger che trattano temi attinenti o correlabili ai tuoi. Abbi cura di commentare i post dei tuoi blog preferiti senza forzature e in modo non meccanico: i blog sono fatti da persone per le persone, e se ti porrai in questa ottica la tua presenza sarà ben accolta e, magari, piacevolmente ricambiata.

E ora… divano!

Giunge il momento di contemplare l’opera delle tue fatiche: cosa c’è di meglio di un bel divano proprio davanti al camino scoppiettante, con qualcosa di caldo da bere, e il gatto* a farti compagnia? Ricorda che il momento di contemplazione dovrà sostenere la tua autostima almeno fino al prossimo articolo. Non cedere né a pigrizia né ad accanimento – salvo tu ne abbia saltuariamente e necessariamente bisogno – e cerca di andare d’accordo con i tuoi programmi e scadenze.

*Io non ho un gatto, ma immaginarlo nei pressi di un camino in abbinamento a un divano mi dà una bella sensazione di casa e di calore. Me lo figuro disegnato proprio come nei libri delle scuole elementari, quando si chiamavano così e le frequentavo io un paio di ere geologiche fa.

[non è caldo come il sole del mattino]

Allora: hai acceso il camino, ops, il tuo testo? Dopo averlo amorevolmente preparato e condiviso, se c’è bel tempo puoi rilassarti un attimo e mettere finalmente il naso fuori dalla finestra, proprio lì, verso il sole. Che te ne pare?

Di Federica Segalini

🌱 Allenatrice di voce scritta. Ex copywriter ed ex ghostwriter, ti accompagno a scrivere in concretezza. Valori, identità personale e professionale, sguardo sul mondo sono la tua voce unica: trova la tua voce scritta.

4 risposte su “Come si accende un testo”

Per me quello che conta è l’ispirazione, mi si accende la lampadina e via… e spesso mi viene prima in mente il titolo. Sarà perché da giornalista sono sempre stata abituata prima a trovare il titolo. Se c’è il titolo la notizia vale la pena di essere raccontata! 😀

Grazie per essere passata! Per me conta molto anche l’esperienza su pubblicazioni non giornalistiche e di conseguenza dal canto mio mi sono abituata a valorizzare il contenuto estraendone titoli e microcontenuti d’impatto. Credo che entrambi gli approcci siano validi, dipende da come nasce il contenuto, il consiglio che mi sento di dare è comunque di soffermarsi sul titolo ad articolo steso per dargli la maggiore forza possibile. Passo anche da te! 😉

Va bhe io non sono del mestiere….faccio tutt’altro ma arrivo qui attraverso colpo di tacco e mi aggiungo ai tuoi lettori. Io scrivo per diletto e nemmeno tanto bene, a dire il vero, magari imparo qualcosa!
:-))))

Ciao Maria Elena, benvenuta, ti seguirò a mia volta! Quando ho aperto questo spazio (cioè pochi mesi fa) l’avevo pensato come un posto di incontri, di passaggi, di cose belle, di cose utili, e qualche volta anche inutili, se no c’è da impazzire 🙂 Sono mamma, figlia, donna, sorella, ho un lavoro un po’ inusuale e non riesco a tenere separate tutte queste cose, ho scoperto che questo è il mio modo di essere e sono contenta di poterlo condividere con persone che hanno in comune con me anche uno solo di questi aspetti. La mia propensione per la scrittura è passata gradualmente da passione personale a passione professionale ma questo non mi impedisce, anzi, mi sprona a farmi scrivere per puro piacere mio e – spero – anche di altre persone! A presto 😉

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